Arriva Gesù!


( Rose Castelli - Brasile )


Un giorno un bambino venne a sapere che Gesù stava per venire a trovarlo. «Da me?», si preoccupò. «Proprio a casa mia?». Andò immediatamente in camera sua, e ora che sapeva che doveva venire Gesù, la vide subito con altri occhi: «Che disordine! Povero me! E ora come faccio?», si lamentava. «Non posso ricevere visite in questa confusione! E' tutto sporco e disordinato! Non c'è spazio neanche per giocare come si deve!». Spalancò subito la finestra che dava sul cortile.


«Ehi, ragazzi!», chiamò. «Qualcuno mi aiuti a mettere in ordine! Ma in fretta!». E subito iniziò a mettere a posto tutti i giochi che erano sul pavimento, e anche sotto il letto. Andò poi in dispensa, prese la scopa, e cominciò a spazzare con energia la sua cameretta. Attraverso la spessa nube di polvere che si sollevava, vide uno che era venuto a dargli aiuto. In due era più facile. Buttarono via tutte le cose rotte, misero a posto scrivania, libreria e armadio. Presero anche il secchio con acqua e straccio, e strofinarono vigorosamente il pavimento. Ci vollero molti secchi d'acqua, per pulire anche tutti i vetri. Stanarono anche la sporcizia che si annidava negli angoli più nascosti.


«Non finiremo mai!», sbuffava il bambino. «Finiremo!», diceva l'altro, con calma. Continuarono a lavorare, fianco a fianco, per un paio d'ore. E, finalmente, la camera pareva messa a nuovo, lustra e profumata di pulito, come neanche la mamma era forse mai riuscita a fare.

Era arrivata l'ora della merenda, andarono in cucina e presero le merendine più buone. «Adesso», disse il bambino, «può venire Gesù! Chissà dov'è ancora!?». «Ma io sono già qui!», disse l'altro, e si sedette al tavolo. «Siediti, dai, mangiamo, che ho una fame!».

Gesù non ci lascia mai soli nel compito di «far pulizia» nel nostro cuore.

 

 Consalvo Fontani consalvo_fontani@libero.it

   

Data invio:

domenica 21 dicembre 2014 16:32:52

La mia amica Elena mi h inviato questo saluto natalizio con le parole di un grande vescovo:.
Lo giro a te e a tutti gli altri miei amici:

«Se invece di un Dio glorioso

 

ci imbattiamo nella fragilità di un bambino

non ci venga il dubbio di aver sbagliato strada;

è nei piccoli, negli ultimi

il luogo dove lui vive in cattività.

A noi il compito di cercarlo».

don Tonino Bello

21.12.14


La fiaba di Natale

 

Il Natale era ormai alle porte e nella piccola casa che dava sul lago, quell’anno non si respirava la solita gioiosa atmosfera che crea l’attesa delle feste. 

di Silvio Foini, fiabe di Natale 


I due fratellini erano tristi ed i loro genitori più di loro. Il papà, operaio, erano mesi che non riceveva lo stipendio poiché la ditta dove lavorava da anni stava per chiudere. La crisi economica aveva distrutto ogni speranza ed il lavoro era divenuto un dolce e caro ricordo anche se amaro. Giuseppe guardava fuori della finestra: il lago era sempre lo stesso, gli alberi si erano spogliati delle loro foglie come tutti gli autunni e le folaghe stavano costruendosi il nido fra i canneti come avevano sempre fatto. Il cielo velato da nubi che promettevano pioggia acuiva quello spirito di tristezza che velava gli occhi dell’uomo. Cosa avrebbero ricevuto in dono a Natale i sui due piccoli? Sarebbe già stato tanto regalare loro un pasto decente. “Per me, - Pensava rassegnato Giuseppe, - Basterebbe un pezzo di pane, ma per loro...”

Maria, la mamma dei due piccini in quei giorni si stava arrovellando per cercare una soluzione per il giorno di Natale. Cosa avrebbe potuto portare in tavola per il pranzo? Le galline che aveva sempre tenuto nel pollaio dietro casa le aveva vendute tutte per poter pagare la bolletta della luce elettrica. Il gas metano era stato staccato poiché la povera famiglia non aveva più avuto i soldi necessari per pagarlo. I pochi risparmi che le erano venuti dall’eredità della madre, volata in cielo due anni prima si erano consumati rapidamente. Pensò che forse avrebbe potuto raccogliere le patate che avevano coltivato nel piccolo orto che Giuseppe curava con amore. Avrebbe potuto cucinare uno sformato di patate e magari avrebbe potuto domandare al signor curato un pezzo di formaggio donato dai fedeli più agiati. Chissà! Si risolse per quella soluzione e si diresse all’orto. Con suo grande disappunto vide che la terra era stata smossa... Le patate erano sparite. Qualche suo vicino di casa, spinto dalla fame le aveva rubate. Maria si asciugò due lacrimoni che scesero sulle guance e si riavviò verso casa pregando il Signore che quel piccolo furto dovuto al bisogno fosse almeno servito ad un’altra famiglia povera come la sua. Dopo qualche passo qualcosa di molto lucente che affiorava dal terreno attrasse la sua attenzione.

Maria si chinò, smosse il terriccio e un grande “Ohhh!!!” di stupore uscì dalle sue labbra: Una grossa patata tutta d’oro le brillò fra le mani. Si inginocchiò e ringraziò piangendo commossa Gesù che stava per nascere un’altra volta. Un altro Natale! Con quel tesoro fra le mani corse in casa chiamando a gran voce il suo Giuseppe che non credeva ai propri occhi. “E’ un dono del Signore mia cara sposa, un dono di Dio che ha ascoltato le nostre suppliche.” Il giorno dopo Giuseppe corse in città e vendette quel tesoro nemmeno mai sognato. Ora molti problemi per la sua famiglia non esistevano più! Tornato a casa con la forte somma la depositò sul tavolo e i due coniugi rimasero in silenzio ad ammirarla. Giuseppe, uomo onesto e generoso la rimirò a lungo, poi i suoi occhi incontrarono quelli della moglie. Non ci furono bisogno di parole. Insieme divisero quella somma in sette parti eguali. Sette famiglie vicine, strette nella morsa della povertà e delle fame, avrebbero avuto il necessario e anche di più per vivere in letizia la nascita del Figlio di Dio. La mattina di Natale nevicava abbondantemente sul paese in riva al lago e la neve scendeva lieve avvolgendo tutto di un magico silenzio rotto solo dalle grida di gioia dei bambini che stringevano al petto i doni ricevuti.

Il Signore aiuta sempre i Suoi figli mediante il dono della Provvidenza e, a volte, riesce anche a toccare il cuore di coloro che mai pensano agli altri ma solo a se stessi. Chi ha ricevuto il compito di governare dovrebbe pensare a farlo bene e per il bene comune accantonando la sete del solo denaro ma abbeverandosi alla fonte della giustizia sociale e fare in modo che ai padri come il Giuseppe della nostra fiaba non manchi mai e poi mai il lavoro!


BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO, carissimi amici e benefattori!

Mi son resa conto che Natale è alle porte e... che non vi ho ancora scritto qualche notizia di questi cari fratelli e delle nostre missioni....

Vi sarete chiesti il perchè di tanto silenzio da parte mia. Avete ragione. Cerchero’ di spiegarmi... non di presentare scuse!!!

Raccontare cio’ che stringe il cuore mi è sempre stato difficile. Ora sono in questa situazione. La soluzione della crisi che si era sperata con le realizzazione delle elezioni presidenziali, non si puo’ ancora vedere, e non si sa come, né quando, si riuscirà a concretizzare! Ci sono voci di progetti, accordi internazionali e nazionali,... una cosa sono le voci che circolano “ad alta quota” e un’altra la realtà quotidiana che vivono questi nostri fratelli. A partire dalla corruzione, dalla perdita dei valori umani e della cultura malgascia: rispetto della vita della persona, degli anziani,...furti, violenze, omicidi e risse che si moltiplicano,  il grande numero di ragazzini e giovani che   vivono senza un punto di riferimento (casa, genitori, familiari,...scuola) e vanno ad aumentare il numero dei carcerati da anni in attesa di giudizio,... I poveri non si contano più perchè ora si deve cominciare a contare dai miserabili e passare a quelli che riescono a sopravvivere anche se nella povertà più dura,...

Salute, educazione, giustizia, non sono davvero le priorità dell’attuale governo, anche se per le voci “ufficiali” sono scelte e decisioni prese e che, certamente, conti fatti con le banche (!!!) riusciranno bene, ma... per chi???

Direte: “anche da noi c’è crisi!” e ne sono convinta, ed è anche per questo che mi è difficile parlare della nostra situazione. Quello che posso costatare è che l’aumento della sofferenza ha manifestato due orientazioni di questi fratelli: la prima è quanto vi ho solo accennato sopra: si è calpesato il valore dell’uomo; la seconda è un ricorso a Dio... o agli idoli.  Vista l’incapacità a risolvere la situazione, molti di questi fratelli hanno ritrovato il “senso del sacro” proprio di questa cultura. Non dico che tutti diventano cristiani cattolici, no! Ci sono le sette e il ritorno alla “magia” che fanno strage! Hanno capito che l’uomo è solo una creatura, che ha bisogno di “Qualcuno” più potente che possa aiutarlo.

Davanti a questo quadro, che si puo’ ben dire “difficile a capire” come possiamo noi trovare la gioia profonda del Natale? Solo con la fede che ci dà la certezza che Gesù è venuto, è venuto per noi, per sottrarci al gioco satanico del male!

Vi trascrivo le parole del Papa: “Il Signore viene due volte: quella che commemoriamo adesso, la nascita fisica e quella in cui verrà alla fine a chiudere la storia. Ma ... c’è una terza venuta di Gesù: quella di ogni giorno...e mi domando: siamo in attesa o siamo chiusi? ...c’è un posto per il Signore o c’è posto per feste, per far spese,fare rumore?....” (Papa Francesco) e penso alle parole di Gesù: “sto alla porta e busso” e ho davanti agli occhi tanti, tanti fratelli che vengono a bussare alle porte della missione per chiedere aiuto per poter vivere... E’ per “questo” Gesù povero, in cerca di un cuore amico che vi dico “grazie!”, che vi auguro la gioia di “sentire” che con la vostra generosità ci avete dato e continuate a darci la possibilità di dire a chi bussa: “Entra in questa casa! Tocca con mano il segno concreto che il Padre ti ama! La bontà di tanti fratelli  è il segno dell’amore di Dio che si  fa dono, che vuol dirti che sei prezioso, che ci sono fratelli che ti amano anche se non hanno mai visto i tuoi occhi!!! Sei per noi Gesù!” Questa accoglienza di Gesù è il NATALE!

A ciascuno la mia preghiera e il mio e nostro augurio: “BUONA VENUTA DI GESU’, APRIAMOGLI LA PORTA, POSSA ABITARE CON NOI!” Gesù vi dia la forza di costruire con Lui, ogni giorno, la Sua pace nella vostra vita, nelle vostre famiglie, nel luogo di lavoro, nel vostro quartiere, ovunque voi siate:sarà l’inizio di un tempo nuovo di pace e gioia! BUON NATALE A TUTTI!!!

                                                                                 Suor Germana Boschetti e F.M.A.(Madagascar)

 




Carissimi amissi missionarie, missionari
gruppi parrocchiali e tutti gli amissi che sono vicini
negli aiuti materiali, nelle visite e nelle preghiere
agli amissimissionariveneti,

vi scriviamo alla Vigilia del Natale per mandarvi i nostri saluti pieni di amicizia.

Il Natale ci ricorda la maniera scelta da Dio per salvare il mondo: l’incarnazione nella povertà.

Si potrebbe dire che l’attuale situazione economica italiana e mondiale ci spinge a perfezionare quello che siamo e quello che abbiamo, ad imparare sempre di più a condividere, potremmo interrogarci sul nostro stile di vita e sentirsi partecipi delle realtà del mondo.

Potremmo, ma come spesso accade nel mondo, anche nel nostro nord-est il divario tra ricchi e ceto medio si sta ampliando.

Eppure anche oggi, nonostante tutto, l’annuncio della nascita di Gesù è una grande gioia, perché l’incontro con il Signore non ci rende soli e abbandonati, ma ci incoraggia nell’impegno di ogni giorno per scrivere pagine di speranza.

 Rinnovando il ringraziamento al Signore per il vostro servizio missionario, ci auguriamo reciprocamente di poter vivere con tutta la gente che incontriamo e incontreremo nel nostro cammino, la Buona Notizia dell’amore di Dio incarnato tra noi.

Auguri per il Santo Natale e vi assicuriamo il nostro ricordo nella preghiera.

La preghiera, prima di tutto, ( Don Attilio De Battisti) 

Il Natale ed… io ( ciascuno il proprio nome!)

Saluti dalle Filippine (Fr. Luigi Parolin ) 

http://www.youtube.com/watch?v=2aIGjoa0yAM&list=UUN0xRb0NbgfKBDxuw4wpT9Q&index=10

Emiliano e Roberto

 

 

Marciano 21/12/2012

…”La nascita di Cristo ci sfida a ripensare le nostre priorità, i nostri valori, il nostro stesso modo di vivere. E mentre il Natale è senza dubbio un tempo di gioia grande, è anche un’occasione di profonda riflessione, anzi un esame di coscienza. Alla fine di un anno che ha significato privazioni economiche per molti, che cosa possiamo apprendere dall’umiltà, dalla povertà, dalla semplicità della scena del presepe?

Il Natale può essere il tempo nel quale impariamo a leggere il Vangelo, a conoscere Gesù non soltanto come il Bimbo della mangiatoia, ma come colui nel quale riconosciamo il Dio fatto Uomo…”

…”E’ nel Vangelo che i cristiani trovano ispirazione per la vita quotidiana

Benedetto XVI 20/12/2012 su FN Time

    Che lo Spirito Santo ci dia la forza di vivere queste parole del Papa.

 

Buon Natale e Buon 2013

 

Don Girolamo cell. 345 333 6464

From: padremauro@gmail.com
To: ;
Subject:
Buon Natale dall'Ecuador
Date: Mon, 24 Dec 2012 20:16:07 -0500

Cari tutti,

un felicissimo Natale!

 

Qualche parola in più per chi vuole sul blog del gruppo missionario: http://missioneecuador.blog.diocesipadova.it/

 

Mauro

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From: babonde63@gmail.com
To: babonde63@gmail.com = Padre Renzo Busana
Subject: auguri
Date: Mon, 17 Dec 2012 22:04:12 +0200

Un piccolo segno di vita dalla lontana Babonde e i più sinceri auguri del Natale oramai prossimo. Allego una piccola riflessione contenuta nel Blog. Ciao.

http://karibubabonde.blogspot.it/2012/12/pace-in-terra.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+KaribuBabonde+(KARIBU+BABONDE)

 Blog:

http://karibubabonde.blogspot.com/

 

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10500

Tuti amissi,

amissimondoveneto.

10500 alberéi de Nadáe

10500 abrassi e struconi

10500 presepi in torno ´l mondo

Par augurarse che tuti i dí del´ano

I fosse come questo!

Sto ano qua gavemo le paroe de auguri sinceri

 

De Darci Barison

Da Campo Novo do Parecis - Mato Grosso - Brasil,

 

Presidente dea Associassión Italiana dea Región del Mato Grosso.

TALIAN vien ciamá intel Sud del Brasile dai dissendenti dei nostri véneti.

TALIAN, proprio cussí se parla e cussí se scrive… dopo pí de 200 de emigrassión!

TALIAN, lingua riconossúa dal governo brasiliano come lingua de minoranza, ma riconossúa!

 

TALIAN = diaeto véneto,

cussí Darci ne fa i auguri:

in vero e proprio Talian !

 


 

NADAL 2012

 

 

In questo Nadal, vui ricordar quei che vive in guera e far par lori na preghiera de pace.

Vui ricordar quei che odia, e far par lori na preghiera de perdón.

Vui perdonar a tuti quei che me gà magagnà, e far par lori na orasión.

Vui ricordar quei sbandonadi e far par lori na preghiera de speransa.

Vui desmentegar le tristesse del ano che fenisse, e farò na preghiera de alegressa.

Vui creder chel mondo pol èsserghe mèio, e far par lu na preghiera de fede.

 

Grassie Signor, par questo magnar de ogni dí, quando tanti passa fame tuto el ano.

Grassie Signor, par aver salute, quando tanti patisse in questo mondo.

Par gaver na casa, quando tanti i dorme ntele rue pùbliche.

Par èsserghe felice, quando tanti piande ntea solitùdine.

Par gaver amor, quando tanti vive in òdio,

par la me pace, quando tanti vive el orror de la guera.

 

Zelo che el Nadal?

 

La teneressa del passà, el valor del presente e la speransa del futuro..

Ze el desidèrio più sinsiero che ogni cìcara se impienisse con le benedissión

riche e eterne, e che ogni strada ne mene a la pace.

 

Ghinè depiù, tanto depiù, par el Nadal do che luce de candele e alegressa;

Ze el spìrito de la dolse amicìssia che slusa tuto el ano.

Ze considerassión e generosità; ze la speransa rinata incora, par la pace,

par la combinassión, e par la benevolensa dei ómini.

 

 

DAL MATO GROSSO IN BRASIL

AUGUREMO A TUTI I AMISSIMONDOVENETO DEL MONDO

UN FELICISSIMO NADAL

E UN PRÓSPERO ANO 2013

 

 

hjobrasil@talian.net.br ………………………………………….. http://talian.net.br/radiotalian/

barisondarci@hotmail.com....................................... http://www.radiocidadefmcnp.com.br/

                                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Marcolongo Leopoldo
Marcolongo Leopoldo ha aggiunto una nuova foto
 
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
(Tonino Bello)
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Fr. Luigi Parolin, dalle Filippine
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IL NATALE MODERNO (Ary Vidal – Lapa – Pr - Brasile).

 

 

 

La carenza dell’amore

In questo Natale moderno

Festeggiano con rumore

Il Buon Gesu che è eterno.

Molte cose hanno messo da parte

La cosa che è più importante

La ragione della nostra esistenza

Al Bambino non fanno riferenza!

Candidamente il Bambino Salvatore

Guarda i capricci e la mancanza d’amore

I regali cambianno molte personalità

Parecchie fantasie e mica l’originalità!

Il Natale moderno sudivide

E molti cadono nell’inganno

E non conosceranno un po’ di fede

Se non guarderanno al Bambino.